GIUSTIZIA

Schianto moto-auto, il tachimetro decide il processo

Due anni fa perse le vita in Pusteria un centauro di 60 anni: la moto viaggiava a 140 km orari. Automobilista scagionato



BOLZANO. Era finito sotto processo con l’accusa di omicidio stradale per aver provocato un incidente con violazione del codice della strada. Protagonista un automobilista austriaco di 39 anni che ieri, 21 settembre, davanti al giudice dell’udienza preliminare Emilio Schönsberg ha ottenuto l’assoluzione con la formula più ampia (cioè «il fatto non sussiste» ) seppur con riferimento all’insufficienza della prova.

A decidere il processo è stato il ritrovamento del tachimetro della potente moto della vittima andata completamente distrutta. Il rilevatore di velocità è stato trovato sull’asfalto, bloccato sull’indicazione al momento dello schianto: 140 chilometri all’ora.

Al centro del procedimento (conclusosi con rito abbreviato in fase preliminare) c’era l’incidente mortale avvenuto nei pressi di Versciaco, in alta Pusteria, il 23 giugno di due anni fa. In quella occasione perse la vita Karl Weiss, cuoco sessantenne, titolare per diversi anni di un albergo della zona.













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