Merano

Truffa sventata a Maia Alta: «Se ci dai i soldi evitiamo il carcere a tuo figlio»

Una coppia di campani scoperta mentre stava raggirando una donna di 88 anni. Lei aveva già preparato 7.000 euro da consegnare. Stessa richiesta a un altro meranese. 



Merano. Insospettiti da quell'auto, hanno deciso di andare a fondo e ci hanno visto giusto: gli agenti della squadra mobile della questura di Bolzano, in quel momento impegnati a Merano, hanno incastrato due truffatori che stavano raggirando delle persone anziane spacciandosi per carabinieri.

Due campani di circa quarant'anni, un uomo incensurato e una donna con precedenti penali, sono stati denunciati e nei loro confronti il questore ha firmato due fogli di via. Per loro è scattato il divieto di far ritorno nel territorio comune di Merano per i prossimi tre anni.

Il sospetto durante i controlli a Maia Alta.

I fatti risalgono a mercoledì scorso, quando i poliziotti notano una coppia scendere da una automobile ed aggirarsi in maniera circospetta tra le case di Maia Alta. Da un immediato accertamento presso la banca dati del ministero dell'Interno gli investigatori si accorgono che il veicolo è intestato a una donna pregiudicata non residente in Alto Adige. I due vengono fermati. Gli agenti della polizia controllano il veicolo.

L'analisi del navigatore e il messaggio.

Dall'analisi del navigatore satellitare dell'auto emerge come sia indicata proprio quella via di Merano, anche se i due non sono in grado di fornire spiegazioni adeguate sulla loro presenza in città. Una titubanza che infittisce i sospetti ancor più concreti quando la coppia, in quella circostanza, riceve un messaggio che avvisa di lasciare immediatamente quel luogo.

«Servono soldi per evitare il carcere a suo figlio».

A questo punto gli investigatori contattano tutti i proprietari delle abitazioni dello stabile, scoprendo che qualche minuto prima una donna di 88 anni ha ricevuto una chiamata sull'utenza fissa di casa da una persona che, spacciandosi per un maresciallo dei carabinieri, le riferiva che il figlio aveva causato un incidente stradale gravissimo e che, per evitare il carcere, ha urgentissimo bisogno di soldi. Seguendo le istruzioni dell'interlocutore, l'anziana aveva già preparato 7.000 euro in contanti, che grazie all'intervento della polizia non sono stati consegnati ai truffatori.

Medesimo raggiro pronto nei confronti di un ottantenne nello stesso pomeriggio

Nello stesso contesto gli agenti hanno accertato che proprio in quello stesso pomeriggio un altro cittadino meranese di 80 anni aveva ricevuto la medesima richiesta di denaro, e che pure lui era in procinto di versarla ai truffatori.

La donna ha precedenti per truffa e spaccio di droga.

I due individui, identificati come L. I., 43enne incensurato di Pomigliano d'Arco, e F. D. L., 37enne di Napoli con a proprio carico precedenti penali per truffa e già arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, entrambi residenti in Campania, sono stati condotti agli uffici di polizia e denunciati per tentata truffa aggravata.

Considerati i precedenti specifici della donna e di quanto stavano perpetrando ai danni di vittime anziane ed indifese, nei loro confronti il questore ha emesso due fogli di via obbligatori, con divieto di far ritorno nel comune di Merano per i prossimi tre anni.













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