guerra in ucraina

Stop ai voli russi nei cieli Ue. E l'Unione invia armi a Kiev

La presidente della Commissione europea: “Per noi momento spartiacque”. E conferma lo stop alle transazioni con la Banca centrale russa

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BRUXELLES. "Per la prima volta in assoluto l'Unione europea finanzierà l'acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco. E' un momento spartiacque". Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in merito allo strumento European Peace Facility con cui l'Unione finanzierà l'acquisto anche di materiale letale. 

Una nuova raffica di sanzioni ma, soprattutto, la chiusura dei cieli alla Russia e il finanziamento della consegna di armi agli ucraini. L'Ue ha accelerato e rafforzato la sua offensiva contro la Russia, compattandosi al fianco di Kiev e allargando il raggio delle sue sanzioni. Misure innanzitutto economiche che a Mosca e ai suoi oligarchi sono destinate a far male. Ma all'Europa non basta. "Per la prima volta finanzieremo l'acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco", ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen delineando, di fatto, un ruolo inedito per l'Unione: quello di soggetto attivo in un conflitto.  L'Alto Rappresentante della Politica Estera Josep Borrell ha chiesto e ottenuto l'attivazione di due tipi di assistenza militare: quella per le armi non letali e quella per il materiale letale. Quindi non solo elmetti e divise ma anche munizioni, fucili, missili. Bruxelles rimborserà, anche retroattivamente, tutti quegli Stati che invieranno armi all'Ucraina. Ma provvederà anche ad incentivare, con un sostegno finanziario, il maggior numero di capitali a farlo. L'Ue ha deciso di aggirare il possibile nodo dell'unanimità dei 27 per l'attivazione dello strumento con la cosiddetta "astensione costruttiva": uno Stato, di fatto, potrà anche rifiutarsi di inviare armi ma senza ostacolare le decisioni degli altri.

 "Il nostro spazio aereo – ha aggiunto von der Leyen – sarà chiuso a tutti gli aerei russi, compresi i jet privati degli oligarchi". Dalle 15.00 di oggi, 27 febbraio, lo spazio aereo  italiano stato chiuso ai voli russi, così come hanno fatto Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Belgio, Spagna, Croazia, Francia.

Von der Leyen ha anche confermato lo stop alle transazioni con la Banca centrale russa e il congelamento dei suoi asset all'estero, “con l’esclusione di importanti banche russe da Swift": “Saranno colpiti gli asset degli oligarchi russi".

 













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