Giovane rapinato in via Duca d’Aosta

È stato bloccato da tre immigrati mentre, alle cinque di mattina, rientrava a casa: rubati 50 euro e un cellulare



BOLZANO. È stato rapinato mentre stava rientrando a casa verso le 5 di mattina. La vittima è un trentenne bolzanino che si trovava più o meno all’altezza dell’incrocio tra via Duca d’Aosta e via Mendola, quando è stato avvicinato da tre giovani a suo dire nordafricani.

Lo hanno aggredito e minacciato di tirar fuori un coltello se non gli avesse consegnato quello che aveva con sè. Uno contro tre: troppo pericoloso reagire deve aver pensato la vittima che ha tirato fuori dalle tasche 50 euro e lo smartphone.

Il terzetto è quindi scappato. Sulla rapina sono in corso indagini da parte della polizia: il giovane si è presentato subito a denunciare il fatto negli uffici della questura fornendo una descrizione degli aggressori.

Si tratta di un episodio grave perché aumenta il senso di insicurezza percepito ormai da molti bolzanini. La rapina è avvenuta in una zona centrale di Bolzano e anche ben illuminata: i malviventi hanno agito contando sul fatto che a quell’ora il traffico è praticamente inesistente. E comunque, siamo davanti a persone che non avendo nulla da perdere si assumono anche il rischio di essere viste e bloccate da qualcuno.

Da più parti, anche a livello politico, si fa sempre insistente la richiesta di installare delle telecamere per dare più sicurezza ai cittadini. Ipotesi questa che trova la netta opposizione del sindaco Luigi Spagnolli, secondo cui il capoluogo altoatesino è e resta un luogo sicuro.

Il sindaco comunque, la primavera dello scorso anno, aveva preso contatti con il bolzanino Alex Galtarossa dell'azienda di Ravenna "Italdron”, per chiedergli di presentare un progetto che affida ai “droni” il controllo dall’alto di determinate zone della città. Il vantaggio di queste apparecchiature, altamente tecnologiche, è che agiscono come deterrente nei confronti dei delinquenti.

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