Il caso

“Consiglio dei Comuni, ai vertici solo uomini”

Il rapporto è di 4 a 0. Foppa (Verdi): “Prevale il criterio dei territori, ma così non va”



BOLZANO. “Gentile signor Presidente Schatzer, Gentili signori Vicepresidenti Caramaschi, Oberstaller e Demetz. Come avrete notato, la composizione del Consiglio dei Comuni (15 uomini e 2 donne) non ha destato proprio una buona impressione. Tanto meno la scelta della presidenza e della vicepresidenza (4 uomini e 0 donne). Molte donne, e non solo loro, hanno reagito con indignazione, ed hanno protestato. Forse si arriverà anche a un ricorso (che io sicuramente sosterrò anche dal punto di vista finanziario)”. Inizia così la lettera che Brigitte Foppa, capogruppo dei Verdi in consiglio provinciale a Bolzano, ha inviato ai vertici del Consiglio dei Comuni. 

Per Foppa “la situazione giuridica è piuttosto chiara, la legge provinciale che regolamenta il lavoro e la composizione del Consiglio dei Comuni afferma che “la composizione del Consiglio dei Comuni si adegua alla consistenza dei gruppi linguistici in Alto Adige e rispetta i principi della rappresentanza dei comuni di minori dimensioni e delle comunità comprensoriali e, in rapporto al numero delle assessore comunali e delle sindache, la rappresentanza delle donne”. Non c’è molto da interpretare. Con il numero delle assessore e sindache (184) in rapporto al numero complessivo dei rappresentanti nelle giunte (589), siamo al 5,31%. Fin qui tutto chiaro”.

Foppa ricorda che “ogni comprensorio nomina i suoi rappresentanti (e sappiamo tutti chi sono) e spera che “le donne” le nominino gli altri. Cosicché se questo non succede (cosa molto prevedibile se ognuno spera che siano altri a occuparsi di questa grana), allora risulta facile dare agli altri la colpa. Però no, signori, così non va”. “Siete i rappresentanti dei Comuni dell’Alto Adige. Dovrebbe essere tra le vostre priorità e nel vostro interesse essere rappresentativi, perlomeno in buona parte, della popolazione. Ad esempio, per voi era molto importante che la Pusteria fosse rappresentata nella vicepresidenza, cosa che capisco. Quindi voi date per scontato che un uomo della Pusteria possa rappresentare una donna della Pusteria. Ma ritenete al contempo che una persona della Passiria non possa rappresentarne una della Pusteria”.













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