Giornata

Foibe, per l'Anpi “E’ doveroso partecipare al Giorno del ricordo”

Il gonfalone di Anpi Alto Adige Südtirol sarà presente, domani 10 febbraio, alle cerimonie del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo istriano-dalmata



BOLZANO. Il gonfalone di Anpi Alto Adige Südtirol sarà presente, come sempre, domani 10 febbraio, alle cerimonie del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo istriano-dalmata. Quest'anno sarà lo storico Hannes Obermair, vicepresidente dell'Associazione, a guidare la delegazione. E come negli anni scorsi daremo ampia diffusione ad una serie di materiali di carattere storico e culturale, in particolare, la versione aggiornata del "Vademecum per il Giorno del Ricordo", elaborato dall'Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e le proposte, opposte a qualsiasi logica "negazionista", dello storico Eric Gobetti.

"Riteniamo doveroso partecipare perché abbiamo sempre condannato le esecuzioni sommarie nelle foibe, una tragedia che colpì anche tanti innocenti e che va riconosciuta e ricordata. Così come, deve essere ricordato il dramma dell'esodo che ha colpito tanti italiani dell'Istria e della Dalmazia". "Il senso della nostra partecipazione è, dunque, che il Giorno del Ricordo sia una giornata di riflessione comune dei popoli italiano, sloveno e croato, in particolare delle comunità che come la nostra è stata arricchita nella sua pluralità dalla presenza degli esuli, uniti oggi dalla comune appartenenza europea, sia, davvero, una giornata di memoria osservante di tutte le memorie: delle foibe, dell'esodo, delle stragi operate in Slovenia e in Croazia, dei morti nei campi di internamento. sia una giornata di rispetto e non di oltraggio, di analisi storica e non di propaganda, di fraternità e non di odio, di fermo rifiuto di nuovi nazionalismi e nuovi razzismi, di pace e non di guerra, sia, cioè, un forte antidoto nei confronti dei pericoli che anche oggi minacciano libertà e dignità delle persone", conclude la nota dell'Anpi.













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