DALL'ARCHIVIO

Maradona, quando il Pibe de oro era in cura al Palace di Merano

Diego Armando Maradona nel 2009 si era affidato a Chenot per perdere i chili di troppo. Costo: 2500 euro



Nel giorno della morte di Diego Armando Maradona, ripubblichiamo l'articolo che uscì il 15 settembre del 2009 sull'Alto Adige quando il Pibe de Oro era in cura a Merano.

MERANO. Armando Maradona è in città, al Palace. Le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa argentina hanno trovato conferma ieri presso la direzione dell’Espace Henri Chenot: «Maradona è arrivato lunedì sera e non sappiamo quanto si tratterrà, per il resto no comment».

Al Palace, bocche cucite. Come è nella tradizione della struttura alberghiera, la privacy degli ospiti è inviolabile, tanto più se si tratta del “Pibe de oro”, la cui presenza è capace di far accorrere in riva al Passirio decine e decine di fotoreporter alla ricerca dello scatto proibito.

Che Diego Armando Maradona fosse partito dall’Argentita con meta la beautyfarm di Henri Chenot lo si sapeva grazie ad alcune indiscrezioni pubblicate dalla stampa argentina. «Diego Armando Maradona è arrivato lunedì sera - è stata la conferma - non sappiamo per quanto tempo si tratterrà e comunque non possiamo aggiungere alcun ulteriore dettaglio sulla sua permanenza». Discorso chiuso, dunque, sul fronte del Palace.

Il medico del“pibe de oro”, Alfredo Cahe, in un’intervista all’agenzia DyN, precisa che il ct della Nazionale argentina seguirà una dieta disintossicante e dimagrante che include misurazioni della massa grassa, trattamento energizzante, massaggi e terapie naturali. Il medico personale di Maradona ha specificato che il suo paziente farà attività fisica finalizzata a perdere peso, seguito da un gruppo di personal trainer. Durante il soggiorno in Alto Adige, che costerà 2.500 euro, i medici della clinica elaboreranno inoltre un programma dietetico personalizzato per Maradona. La speranza dell’entourage di Maradona è certamente quella che anche questa volta Chenot riesca a compiere il miracolo, come in passato. Il calciatore, infatti, si era già rivolto in passato al guru del salutismo.

Era la fine degli anni Ottanta e Maradona incantava le folle col suo tocco magico indossando la casacca del Napoli, ed Henri Chenot predicava ed applicava le sue teorie a Villa Eden, la struttura alberghiera di via Winkel di proprietà degli Schmid. Era un Maradona più solare, meno braccato, quello di allora. Al punto che tra una cura e l’altra non disdegnava le sortite in pubblico, come la partitina a tennis in un campo di Avelengo o, come riferiamo nell’articolo in alto, l’applauditissima apparizione al campo Combi di fronte a decine di giovani calciatori osannanti.













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