Ponte Adige, via ai lavori per il parcheggio da 110 auto

Bolzano. Al metrobus e dunque a tutta la rete di interconnessione tra dentro e fuori Bolzano, mancava una gamba. Adesso c'è. Perchè Ponte Adige avrà il parcheggio: 110 posti auto, più disabili e car...



Bolzano. Al metrobus e dunque a tutta la rete di interconnessione tra dentro e fuori Bolzano, mancava una gamba. Adesso c'è. Perchè Ponte Adige avrà il parcheggio: 110 posti auto, più disabili e car sharing; e poi stalli coperti per le bici e le moto. E' lo snodo per far funzionare tutto il sistema dell'intermodalità e far sì che i pendolari possano arrivare da casa loro, fermarsi lì, salire su metrobus o treno e arrivare in centro a Bolzano. "E' la prima linea per filtrare il traffico in entrata" dice soddisfatto Renzo Caramaschi. Che si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: "Tutti a dire fino a ieri: ma quando arrivano i parcheggi ai margini della città, a che serve il metrobus senza posto auto agli ingressi?... Ecco , ora è chiaro a cosa serviva la mia firma sull'Agenda Bolzano con la Provincia: a mettere insieme tutti i tasselli del sistema". E infatti la Provincia ha rispettato le intese. Ieri Daniel Alfreider era con i tecnici Sta a Ponte Adige a dare il via ai lavori. Tempi? "Tutto finito entro ottobre" ha confermato l'assessore alla mobilità. Di quella stazione intermodale si parla ormai da più di tre anni: prima mancava il progetto (uno a cura dei privati è rimasto fermo ai box), poi sono emersi interessi di gruppi che puntavano e puntano ancora al rilancio dell'area ex MeBo center, poi i lunghi colloqui Comune-Provincia. Fino all'accelerazione inferta dalla doppia firma Kompatscher - Caramaschi sull'Agenda. Da via Einstein, alle corsie metrobus, da via Grandi al tunnel di ponte Roma ed infine ai parcheggi intermodali, ecco che la cornice di connessione auto-bus-treno-bici si sta dipanando con una serie di grandi opere tutte strettamente collegate tra loro. E infatti la tempistica di questo cantiere del parcheggio a Ponte Adige, a guardar bene, si pone in modo complementare rispetto alla calendarizzazione dell'ultimo step di lavori per il completamento delle corsie e della infrastrutturazione metrobus. L'ultimo tratto via Palermo-piazza Adriano con l'allegato intorno a via Sorrento delle corsie urbane è stato avviato lunedì scorso e sarà concluso entro l'estate; gli altri tratti verso Caldaro sono stati appaltati. Ecco che quando questa serie di connessioni coi mezzi pubblici saranno completate, troveranno ad attenderle l'altra gamba del sistema: il parcheggio. Il quale, posto com'è alle porte della città, si presta a fornire una risposta univoca alla grande sfida posta dal traffico pendolare. Perché non tutti i frequentatori quotidiani del capoluogo hanno nelle vicinanze , nei loro comuni o frazioni sparsi a raggerà intorno a Bolzano, una fermata metrobus cui affidarsi una volta usciti di casa. Per questa ragione molti di loro accettavano di mettersi in fila, in auto, lungo via Druso o via Vittorio Veneto. E starci a lungo. Ora, il parcheggio è la risposta strategica a questa esigenza: si potrà partire da casa in auto, fare un piccolo tratto di strada e poi lasciarla alle porte della città per salire su un comodo metrobus. Il parcheggio è in costruzione a ovest dell'attuale spazio auto e sarà integrato da una revisione complessiva della viabilità tutt'intorno, completata da una nuova rotatoria per distribuire il flusso. "Ma questo parcheggio è il primo passo per avviare a Ponte Adige un vero centro intermodale - ha spiegato Alfreider - vero snodo della mobilità sostenibile". Una volta completata la riqualificazione con raddoppio della linea ferroviaria per Merano, infatti, lì si concentreranno i treni pensati già ad alta intensità di corse rispetto ad oggi, il metrobus che si fermerà nel centro di Ponte Adige prima di affrontare le sue corsie interne alla città lungo via Druso e anche nuove ciclabili. "Pensiamo al futuro e anche ad un concetto completo di mobilità sostenibile" ha detto l'assessore comunicando anche la costruzione di un parcheggio coperto per le due ruote e, insieme, alcune nuove piste ciclabili. In sostanza: questo di Ponte Adige sembra un semplice parcheggio, in realtà è la cornice esterna di un sistema di mobilità pubblica che trova finalmente un supporto per sfidare quella privata. Tutti sperano che questo nuovo cantiere faccia il suo dovere e che i pendolari ne colgano l'opportunità. Perchè altrimenti il prossimo passo potrebbero essere i ticket d'ingresso. P.CA.

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