Primarie, Verdi spaccati Kronbichler: così sbagliate

Il deputato: «Bisogna trattare, basta isolamento. Io voterò Caramaschi» Il Pd vede Psi e sinistra. Passi avanti per l’alleanza. Artioli: «Sosterrò Repetto»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Secchiata di acqua gelida sui Verdi di Bolzano dopo il «no grazie» alle primarie di centrosinistra per il candidato sindaco. Ci pensa Florian Kronbichler, deputato Sel-Verdi, a scoperchiare il conflitto provocato nei Verdi dalla decisione del gruppo di Bolzano di non iniziare neppure le trattative con il Pd e gli altri possibili alleati. «Sono stupefatto. Non c’è male peggiore in politica del minoritarismo, la vocazione di mettersi in proprio e non riuscire a cambiare le cose....», esordisce Kronbichler, che prima di elencarne le ragioni annuncia: «Il mio sostegno è per Renzo Caramaschi. Andrò a votare alle primarie e voterò per lui. Spero che molti altri elettori dei Verdi faranno come me». Se i Verdi stanno alla finestra, la sinistra ha deciso di provarci. Anche in questo caso l’obiettivo è Caramaschi.

Ieri sera incontro nella sede del Pd con Guido Margheri (Sel) e Anna Maria Molin, («A Sinistra per Bolzano con Luigi Gallo»). Sel l’aveva annunciato il giorno prima, ieri anche Anna Maria Molin ha riferito la disponibilità del gruppo a partecipare, sia pure con una serie di paletti. «Ma decideremo la settimana prossima», ha aggiunto l’ex consigliera comunale. A favore delle primarie anche il Psi, annuncia Alessandro Bertinazzo, dopo l’incontro del pomeriggio con la delegazione del Pd (Di Fede, Bizzo, Righele, Baratta e Visigalli).

Bufera nei Verdi. L’organizzazione interna dei Verdi ha garantito la piena autonomia al gruppo di Bolzano (guidato da Maria Laura Lorenzini e Corinna Lorenzi). Non è un mistero che la rottura non abbia trovato d’accordo parte dei Verdi provinciali. Kronbichler lo dice apertamente: «La decisione dei Verdi di Bolzano dimostra che non hanno imparato nulla da giugno in poi. Pensarla diversamente su due o tre cose non è una buona ragione per mettersi in proprio. Il loro documento è bello, ricco di punti. Ma bisogna cercare di attuarli e ci riesci se diventi una forza, non se te ne sai da solo. Avevo fatto sapere la mia opinione. È vero che il gruppo cittadino ha autonomia decisionale, ma con le prossime elezioni comunali si deciderà il destino dei Verdi».

L’alleanza. Sel ha chiesto ieri di organizzare le primarie il 13 marzo, non il 6 marzo come nel resto d’Italia. Ribadito anche il «veto» sul gruppo di Elena Artioli. Risposta del Pd? «Incontreremo Elena Artioli. Ha chiesto di spostare l’appuntamento previsto per questa sera (ieri, ndr). È vero che anche nel Pd c’è una certa distanza verso quel gruppo...», risponde Di Fede. Martedì prossimo si terrà una riunione con tutti i possibili alleati: Pd, sinistra, Idv, Psi e lista Bonvicini. Artioli gelida: «Le primarie non si devono fare. Punto e basta. Non mi sembra di vedere una coalizione. Se si faranno, sosterrò Sandro Repetto». (fr.g.)

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