Papa: rivaluta tristezza, è campanello allarme della vita
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Il Papa oggi ha affrontato il tema della tristezza e ha sottolineato quanto sia "importante imparare a leggerla". "Nel nostro tempo, essa è considerata per lo più negativamente, come un male da fuggire a tutti i costi, e invece può essere un indispensabile campanello di allarme per la vita, invitandoci a esplorare paesaggi più ricchi e fertili che la fugacità e l'evasione non consentono"; "essa è indispensabile per la nostra salute, ci protegge perché non facciamo del male a noi stessi e ad altri. Sarebbe molto più grave e pericoloso non avvertire questo sentimento", ha detto nell'udienza generale proseguendo le catechesi sul discernimento. "La tristezza a volte lavora come un semaforo, è rosso, fermati". Allo stesso tempo il Pontefice invita a non prendere decisioni radicali quando si è pervasi da questo sentimento: "Purtroppo, alcuni decidono di abbandonare la vita di preghiera, o la scelta intrapresa, il matrimonio o la vita religiosa, spinti dalla desolazione, senza prima fermarsi a leggere questo stato d'animo, e soprattutto senza l'aiuto di una guida. Una regola saggia - ha sottolineato Papa Francesco - dice di non fare cambiamenti quando si è desolati. Sarà il tempo successivo, più che l'umore del momento, a mostrare la bontà o meno delle nostre scelte". Il Papa torna a chiedere di "combattere la solitudine degli anziani". Al termine dell'udienza generale ha salutato l'Associazione Nazionale delle Università della Terza età, "che incoraggio a proseguire - ha detto Papa Francesco - nell'opera culturale per combattere la solitudine e l'emarginazione degli anziani. Essi sono i testimoni di quella 'memoria' che può aiutare le nuove generazioni a costruire un futuro più umano e più cristiano. La memoria dei vecchi", ha concluso il Pontefice. (ANSA).