I ministri degli Esteri e dello Sviluppo
(ANSA) - MATERA, 30 GIU - I ministri degli Esteri e dello Sviluppo delle 20 maggiori economie del mondo ieri hanno invitato l'intera comunità internazionale a costruire catene alimentari inclusive e resilienti, per garantire una nutrizione adeguata a tutti e che sia in linea con l'obiettivo di "Fame Zero" fissato per il 2030. Durante il primo incontro in persona dopo quasi due anni, i ministri del Gruppo dei 20 (G20) si sono riuniti nella città italiana di Matera per i colloqui della durata di una giornata. L'Italia, che detiene la presidenza di turno del G20, ha ospitato gli incontri che mirano a promuovere un approccio multilaterale alle grandi sfide globali, come la fame e la crisi innescata dalla pandemia da Coronavirus. "La pandemia di Covid-19 ha evidenziato la necessità di una risposta internazionale alle emergenze, che trascende i confini nazionali". Così il ministro degli Affari Esteri italiano Luigi Di Maio si è espresso nel suo discorso di apertura rivolgendosi alle sue controparti. Al centro degli incontri, c'erano temi quali la governance globale e lo sviluppo sostenibile del continente africano. In tal senso, i ministri hanno sottolineato la necessità di sviluppare risposte coordinate alle principali sfide globali, come la ripresa post-pandemia, il commercio internazionale, l'azione per il clima, nonché la transizione verde e digitale. Nella "Dichiarazione di Matera" adottata alla fine degli incontri, il G20 ha ribadito il suo impegno a combattere le disuguaglianze, a rafforzare l'imprenditorialità giovanile e femminile, e a promuovere la transizione ecologica e digitale nel continente africano. I membri del G20 si sono impegnati a lavorare con i Paesi in via di sviluppo per incrementare "gli investimenti catalitici per la sicurezza alimentare, la nutrizione e i sistemi alimentari sostenibili… come parte del sostanziale finanziamento di emergenza per il Covid-19 e dei piani nazionali di recupero a lungo termine". Durante la conferenza stampa, Di Maio ha definito la Dichiarazione di Matera una chiamata all'azione "concreta" basata su due principi chiave: mantenere la sicurezza alimentare e la nutrizione in cima all'agenda politica globale e concentrare gli sforzi su politiche e investimenti che abbiano effetti a medio e lungo termine. Il Ministro italiano ha ricordato che si stima che il numero di persone sottonutrite nel mondo arriverà a 850 milioni entro il 2030 e che tale dato potrebbe aumentare di altri 100 milioni a causa dell'impatto globale della pandemia: "dobbiamo invertire al più presto l'attuale tendenza che vede la fame nel mondo in aumento dal 2014. La sicurezza alimentare è fondamentale per la coesione sociale e lo sviluppo pacifico dei territori e delle nazioni". (ANSA).