Open Australia:sempre Djokovic, re per la nona volta
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Nove finali ed altrettanti successi agli Open d'Australia. Nella Rod Laver Arena di Melbourne Novak Djokovic si conferma re indiscusso. Un'ora e 53 minuti sono bastati al n.1 del mondo per impartire una lezione gratuita di gioco al russo Daniil Medvedev, battuto 7-5, 6-2, 6-2. A 33 anni il campione serbo ha messo in mostra non solo una forma strepitosa (alla faccia del Covid), ma anche la solita grande tecnica, unita ad una feroce concentrazione. Il premio è il 18/o titolo del Grande Slam, che lo ha riportato a due sole lunghezze dal record detenuto dal duo Roger Federer-Rafael Nadal. "Le ultime due settimane sono state sulle montagne russe per me - ha ricordato Djokovic dopo la vittoria - Voglio ringraziare la Rod Laver Arena, la nostra storia d'amore continua". Se al terzo turno, contro lo statunitense Taylor Fritz poi battuto in cinque set, Djokovic era apparso in difficoltà - quasi sull'orlo del ritiro a causa dei crampi agli addominali - oggi ha sopraffatto l'avversario puntando anche sulla forza fisica. "Sei forte - ha aggiunto, rivolgendosi al russo - E' solo questione di tempo, se non ti dispiace aspettare ancora qualche anno...". Medvedev ha perso la seconda finale importante dopo gli US Open 2019 e ha visto la sua serie di 20 vittorie di fila interrotta bruscamente. La sua resistemza è durata il tempo del primo set. Subito in partita, Djokovic ha approfittato dell'inizio esitante dell'avversario per portarsi sul 3-0 in appena otto minuti. Medvedev però ha via via ritrovato il servizio e la solidità negli scambi prolungati, fino a risalire sul 3-3. Quando il match è sembrato stabilizzarsi su un piano di parità, il serbo ha accelerato di nuovo il ritmo mettendosi in tasca il set con il risultato di 7-5. In apertura di secondo set Djokovic ha perso il servizio, ma si è prontamente rifatto infilando quattro game consecutivi. Una racchetta, fracassata, ha fatto le spese della frustrazione di Medvedev, regolarmente passato sulla seconda palla di servizio fino al 6-2. Nel terzo "Djoko" ha sprintato ancora (3-0). Appena una pausa, che ha permesso a Medvedev di tenere il servizio. Ma ormai il danno era fatto. "Mi sarebbe piaciuto far durare di più questa partita e renderla più interessante per te - si è scusato rivolto al pubblico - ma non era il giorno". Il venticinquenne moscovita ci sperava, avendo prevalso in tre dei suoi ultimi quattro incroci con Djokovic. Soprattutto si sentiva forte dei 20 successi senza interruzzioni collezionati a cavallo tra il 2020 e l'inizio del 2021, vincendo al Masters 1000 di Parigi, al Masters di fine anno, poi all'ATP Cup con la Russia ad inizio mese, prima di raggiungere la finale di Melbourne. La sua ultima sconfitta risaliva al 30 ottobre, nei quarti di finale a Vienna, contro il sudafricano Kevin Anderson (6-4, 7-6). Nonostante il pesante ko si potrà consolare con il passo avanti nella classifica Atp che da domani lo vedrà per la prima volta sul terzo gradino. Sul trono resta saldamente re Djokovic. La settimana che inizia l'8 marzo sarà per lui la 311/a da leader del tennis mondiale, migliorando il record fino ad allora di Federer. Djokovic e Nadal al momento hanno messo le mani su 10 degli ultimi 11 titoli del Grande Slam (dal Roland-Garros 2018). Solo Dominic Thiem, agli US Open 2020, è riuscito a rubargliene uno. (ANSA).