Carabiniere ucciso a Roma, il coltello nella stanza di hotel
Lee Elder Finnegan di 19 anni e Gabriel Christian Natale Hjorth di 18 anni, entrambi californiani e in vacanza a Roma, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per tentata estorsione e omicidio aggravato in concorso per l'uccisione del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega nella notte tra giovedì e venerdì. Nella stanza dell'albergo dove sono stati rintracciati i due ragazzi sono stati ritrovati un coltello di notevoli dimensioni, sporco di sangue, nascosto dietro a un pannello del soffitto, e i vestiti indossati durante l'aggressione. Uno dei due americani ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l'autore materiale dell'accoltellamento. I due giovani erano in cerca di droga a Trastevere ma la sostanza acquistata era semplice aspirina: dopo essersi resi conto di essere stati ingannati hanno rubato la borsa del pusher che conteneva il suo cellulare. L'uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all'orario stabilito, i due carabinieri in borghese si sono recati in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, una zona centrale piena di studi di avvocati e famiglie borghesi. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate.