8 marzo: da Madrid a Bishkek, virus non ferma protesta donne
ROMA, 8 MAR - Da Madrid al Kirghizistan, passando per il 'bollente' confine greco-turco, né il timore di contagio da coronavirus né la repressione e le intimidazioni hanno fermato le marce delle donne per l'8 marzo, convocate per ricordare che le discriminazioni di genere in giro per il mondo non sembrano diminuire. Al confine fra Turchia e Grecia, affollata di migranti fatti arrivare dalle autorità di Ankara, alcune centinaia di donne - rileva la Bbc - hanno manifestato chiedendo che si lascino entrare in Europa i disperati, dopo giorni di violentissimi scontri con la polizia greca. In Pakistan manifestazioni di donne hanno percorso diverse città, sfidando le petizioni per vietarle e perfino le minacce violente dei fondamentalisti islamici. A Karachi c'è stata una contromanifestazione del partito Jamaat-e-Islami. A Bishkek, capitale dell'ex repubblica sovietica centrasiatica del Kirghizistan, manifestanti per i diritti delle donne hanno sfidato non solo la polizia, che ha arrestato centinaia di loro, ma anche la violenza di squadre di uomini mascherati e armati di manganelli. Le manifestanti denunciano il deterioramento delle condizioni e dei diritti per il genere femminile. (ANSA).