Eutanasia: Cappato, referendum contro sofferenza e tortura
(ANSA) - ROMA, 08 OTT - "Oltre un milione e duecentomila cittadini italiani chiedono che finalmente si possa decidere di non dover più imporre contro la volontà del malato la sofferenza come una tortura insopportabile. Poter decidere finalmente tra l'eutanasia clandestina che c'è già in Italia e quella legale fatta di regole, responsabilità, conoscenza, ovviamente assistenza per chi vuole vivere e rispetto della decisione di chi non lo vuole più". Lo ha affermato Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, parlando fuori dalla Cassazione dove oggi verrano depositate le firme per il referendum sull'eutanasia legale. "Le firme sono state raccolte nel silenzio dei capi dei grandi partiti" ma la gente che ha firmato "ha vissuto questo problema", ha aggiunto. "Spero che la politica si renda conto perché il referendum non è fatto contro i partiti e la politica ma è uno strumento per aiutarli a riprendere un contatto con la realtà sociale e con le persone. La politica dei partiti è autoreferenziale". Cappato ha poi aggiunto: "noi stiamo offrendo l'opportunità di occuparsi di una questione che riguarda le persone. Non è tempo di giochini ma di rispettare la democrazia che non è fatta solo di marketing elettorale". (ANSA).