Nicaragua: manifestazioni per libertà 'detenuti politici'
Migliaia di nicaraguensi, appartenenti a movimenti della società civile e alla chiesa cattolica, hanno marciato ieri pomeriggio a Managua e in altre città del Nicaragua per sollecitare la libertà "dei nostri prigionieri politici". Oltre che nella capitale, i militanti, caratterizzati dai colori bianco e azzurro della bandiera nazionale, sono scesi in strada esigendo la liberazione degli oppositori in carcere e gridando slogan antigovernativi anche a León, Estelí, Matagalpa e Bluefields. Secondo i dimostranti il governo del presidente Daniel Ortega ha incarcerato fra 140 e 200 persone per reprimere le proteste degli ultimi mesi. Si tratta per lo più di giovani che hanno apertamente manifestato contro il "regime" nicaraguense del presidente Daniel Ortega e della moglie Rosario Murillo. Si tratta, ha dichiarato Sandra Ramos, avvocato e membro della 'Alianza Civica por la Justicia y la Democracia', "di una marcia in cui abbiamo voluto alzare la voce a sostegno dei nostri prigionieri politici, incarcerati ingiustamente in base a processo inventati e prove prefabbricate". La principale manifestazione di Managua è partita all'inizio del pomeriggio dalla rotonda Jean Paul Genie ed ha attraversato, senza che si registrassero incidenti, il centro cittadino per raggiungere il punto di arrivo fissato sulla rotonda Rubén Darío. Qui i partecipanti, prima di allontanarsi, hanno intonato insieme l'inno nazionale. Il Dialogo nazionale con la chiesa e le forze sociali e politiche nicaraguensi, con cui si è cercato di trovare una soluzione alla crisi, è sospeso dal 16 giugno. Ortega, fortemente criticato a livello internazionale oltre che interno, cerca di riproporlo in altri termini, col proposito di ridimensionare in esso il ruolo della chiesa e coinvolgere l'Onu ed altri organismi internazionali.