Greta Thunberg, il film sulla attivista icona green

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Ha chiesto di votare per Joe Biden equando è stato eletto con ironia ha scritto a Donald Trump chel'aveva criticata pesantemente "Donald rilassati", usando lestesse sprezzanti parole del tycoon, ha sfiorato il nobel per lapace il mese scorso ed è tornata a promuovere in prima personalo sciopero globale per il clima il venerdì così come in manieradel tutto solitaria aveva cominciato a fare giusto nell'autunnodi due anni fa. Greta Thunberg ha solo 17 anni ma è riuscita ariportare l'agenda sul clima, le problematiche del globalwarming, lo sfruttamento delle risorse del pianeta, in cima allepriorità, soprattutto prima che la pandemia prendesse quelposto. Ed è diventata un'icona assoluta tra i giovani della suagenerazione e non solo in Svezia dove è nata ma in tutta Europae poi nel mondo. Una persona che, la si apprezzi o la sicritichi, è eccezionale e alla quale un film di Nathan Grossman,presentato alla Mostra del cinema di Venezia, destinato allesale come evento e trasferito per le norme anti-Covid on demanddal 14 novembre (su Sky Primafila, Google Play, Infinity,Timvision, Chili, Rakuten TV, oltre a MioCinema eIoRestoInSala), rende omaggio evidenziando anche la suaincredibile caparbietà che è pari alle difficoltà incontratefinora. "Non sono la bambina arrabbiata che urla davanti aileader mondiali, non sono come alcuni media mi rappresentano,sono una ragazza timida, studiosa, una nerd che ha a cuore ilpresente e il futuro del Pianeta e dunque anche il mio", hadetto Greta Thunberg tornando a frequentare il ginnasio dopol'anno sabbatico, il 2019, in cui ha fatto cose che a metterlein fila sono davvero incredibili. Tutto è cominciato su unmarciapiede davanti al parlamento di Stoccolma: tutti i venerdi' seduta con in mano il cartello 'Sciopero scolastico per ilclima', Greta, facendo preoccupare moltissimo la famiglia, hamostrato come da un'azione solitaria si possa fare moltissimo,diventando settimana dopo settimana catalizzatore per migliaia emigliaia di ragazzi.La videocamera la segue come un'ombra e documenta paure, nottiinsonni, digiuni, ansie, solitudine di una ragazzina alle presecon una cosa decisamente più grande di lei ma che proprio percaparbietà è riuscita fare, tetragona nella convinzione chebisognava andare avanti a tutti costi. Ecco Greta entrare nelleaule del potere globale - da Strasburgo alla CommissioneEuropea, dall'Eliseo francese all'Onu a New York - e camminarenelle strade insieme al movimento ispirato a lei Fridays forFuture. "La crisi del Covid hacolpito tutti, sconfiggere il virus e' una priorita' , non sipossono gestire due crisi insieme: per questo le questioniambientali, la lotta sul Climate Change e' stata messa inpausa,invece dobbiamo capire che e' urgente e non si puo' mollare sevogliamo avere un futuro", ha detto ribadendo il suo impegno, volutamente non piu' in prima linea. Nel documentario diGrossman, potente e istruttivo, la vita della bambina con letrecce che ha attraversato in barca a vela l'Oceano per arrivareda Plymouth a New York e andare a portare la lotta per il climaall'Assemblea generale dell'Onu, soffrendo di paura per il maregrosso, la solitudine (sono immagini eccezionali e anche moltoprivate), viene riportata a quello che e' : una straordinariaesperienza."E' una responsabilita' enorme quella che ho, e' troppo grandeper me" dice la bambina che e' stata capace di dire ai leaderdel mondo "come osate? Ci avete rubato i sogni con quella favoladella crescita eterna, invece non c'e' piu' tempo per darci unfuturo" ed e' tristemente consapevole che 5 anni dopo gliaccordi di Parigi sul clima i passi avanti sono minimi. "Miriconosco nel film - ha ammesso - inizialmente ero preoccupata,Nathan erasempre con me, filmava tutto in silenzio durante oltre un anno,neppure mi ricordavo di lui, ad un certo punto ho pure dubitatoche il suo fosse un lavoro professionale" (non c'era troupe dialcun tipo, solo Grossman con la sua videocamera ovunque, ndr). I Am Greta è dunque un ritratto completo, non solo la bambinacon le trecce e la sindrome di Asperger minacciata persino dimorte, sbeffeggiata da Trump e Bolsonaro, adorata dai ragazzi ditutto il mondo che con lei e in suo nome hanno fatto marcestoriche, ma anche la Greta che abbraccia il suo cavallo e ilcane Roxy, che scrive di notte i suoi discorsi cercando dimigliorare tenacemente parola per parola, la bambina stanca chesalta i pasti e che fa preoccupare i genitori. (ANSA).



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Giallo agli Oscar sul cane Messi, applaude in sala?

Giallo agli Oscar sul cane Messi: la co-star a quattro zampe di Anatomia di Una Caduta, il film della francese Justine Triet premiato per la migliore sceneggiatura originale, è apparso in un video mentre batteva le zampe durante le premiazioni. Quello del collie addestrato da Laura Martin è stato un vero exploit o non piuttosto una montatura degna della magia della mecca del cinema? Un altro video circolato online ha spiegato l'arcano: si è trattato di fotogrammi preregistrati in cui, davanti a un falso pubblico in un Dolby Theater semivuoto qualcuno ha retto finte zampe davanti al cane (il vero Messi, un sosia o un peluche non è ancora chiaro) mentre la scena veniva ripresa dalle telecamere. Non è dunque certo se a Messi sia stato permesso di entrare in teatro durante la cerimonia: in precedenza era stato detto che la sua presenza sarebbe stata off limits. Quel che è sicuro è che la Martin si è fatta fotografare fuori dal Dolby con le finte zampe. E d'altra parte, siamo o non siamo a Hollywood dove controfigure e effetti speciali sono all'ordine del giorno? Che sia stato dentro o no, è certo anche che Messi ha avuto un parte nell'avvicinamento alla cerimonia: è apparso in un video promozionale del conduttore Jimmy Kimmel che prova con lui le battute e abbaia quando si scherza sugli anni da cani. Messi ha inoltre aiutato Kimmel nella sua storica faida con Matt Damon in un altro breve filmato andato in onda alla fine della cerimonia: il collie alza la zampina e fa pipì sulla stella dell'attore sulla Hollywood Walk of Fame (foto Ansa Epa)

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In tanti per l'addio a Sergio Staino, da Guccini a Schlein

Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze gremito per l'ultimo saluto a Sergio Staino, vignettista, papà di Bobo ed ex direttore dell'Unità, scomparso nei giorni scorsi all'età di 83 anni. In sala tanti semplici cittadini e molti amici di Staino come Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, David Riondino, Carlo Petrini, o Adriano Sofri ma anche la segretaria del Pd Elly Schlein e Gianni Cuperlo. Poi le istituzioni con il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani. Tutti vicini alla famiglia di Staino: la moglie Bruna e i figli Ilaria e Michele. A condurre la cerimonia di commiato Paolo Hendel, grande amico degli Staino, che introduce, con un tocco ironia, i vari interventi di ricordo del vignettista che si susseguono. Al centro del salone un'immagine di Bobo e una vignetta che ritrae il personaggio figlio della matita di Staino che guarda in lontananza e afferma 'Sono il raccattapalle del mio destino', mentre un grande schermo proietta foto di Staino con la famiglia e gli amici, insieme ad alcune delle sue vignette più celebri. Prima dell'inizio della cerimonia un momento musicale con il figlio Michele, accompagnato da altri due musicisti, che ha suonato per il padre (Ansa foto)

il lutto

Morto il regista Giuliano Montaldo, l'eterno ragazzo del cinema

Con Giuliano Montaldo scompare uno degli ultimi di quella grande generazione di registi che ha fatto grande il cinema italiano a partire dagli anni Sessanta. Si è spento con a fianco l'amatissima moglie, Vera Pescarolo, la figlia Elisabetta e i suoi due nipoti Inti e Jana Carboni nella sua casa a Roma che nel tempo era diventata casa per questo genovese navigatore e spericolato, che ha sempre schivato ritualità troppo solenni perché tra le sue moltissime doti c'era l'arte dell'autoironia dispiegata da sempre a piene mani. Per scelta della famiglia non si terranno esequie pubbliche. L'eterno ragazzo di Cinecittà nasce a Genova il 22 febbraio del 1930; fin da ragazzo ha l'occhio del navigatore come Colombo, la voce di un Gino Paoli dai toni baritonali, la passione militante del giovane Calvino partigiano, il piacere dello scherzo di Paolo Villaggio e la leggerezza poetica di Lele Luzzati, tutti liguri come lui, tutti un po' saggi e un po' matti come lui. Regista, sceneggiatore e attore, diresse oltre 20 film. Tra questi Gli Intoccabili (1969); Sacco e Vanzetti (1970; Giordano Bruno (1973); L'Agnese Va A Morire (1976); Gli Occhiali d'Oro (1987). Montaldo fu molto attivo anche nella produzione di grandi opere televisive come il kolossal in 8 puntate Marco Polo (foto Ansa)

l'infortunio

Jovanotti cade in bici a Santo Domingo, dovrà operarsi

Il cantante stava facendo un giro lungo le strade dell'isola caraibica, dove si trovava in vacanza con la moglie Francesca Valiani, ma non ha visto un dissuasore di velocità ed ha perso l'equilibrio. Da qui la disavventura che ha raccontato lui stesso sui social, prima con un video dei soccorsi con l'ambulanza, poi dal letto dell'ospedale. I chirurghi dovranno applicare un chiodo in titanio nel femore e una placca sulla clavicola. "Fa un male bestiale - ha detto ancora il cantante -. E' un'operazione piuttosto complessa, ma si recupera. Ci vorrà un po' di tempo ma sono vivo e sto bene"  (Ansa)

Barbie, pink carpet a LA per la prima e la rete esplode

(ANSA) - NEW YORK, 10 LUG - Greta Gerwig ha optato per il Pink PP, il colore che Pierpaolo Piccioli porto' sulle passerelle di Valentino nel 2022 quando ancora la Barbie di Margot Robbie non aveva invaso i social media. Sta per arrivare l'ora x, in vista della quale la regista di Lady Byrd e Piccole Donne ha presentato ieri a Los Angeles la sua ultima fatica a un gruppo selezionatissimo di spettatori. La rete e' esplosa di commenti per lo piu' all'insegna degli applausi. Il tappeto rosa dello Shrine Auditorium ha rafforzato il messaggio del film da 100 milioni di dollari che "tutti noi siamo Barbie, e Barbie e' tutti noi". Se la Robbie ha snobbato il rosa per presentarsi nell'iconico abito senza spalline indossato dalla Barbie 'Solo in the Spotlight' del 1960, il colore piu' iconico della bambola della Mattel e' stato adottato da Issa Rae e Ryan Gosling, quest'ultimo che, a detta degli spettatori, avrebbe fatto del suo Ken una interpretazione da Oscar. Nessun recensore tuttavia era stato invitato alla serata di ieri e dunque la trama e' ancora sotto embargo. Barbie uscira' nelle sale Usa il 21 luglio (il 20 in Italia con Warner Bros) e la premessa resta quella dei primi trailer: "Dopo essere stata espulsi da Barbieland in quanto bambole meno che perfette, Barbie e Ken partono per il mondo reale per trovare la vera felicita'. Su invito della Robbie, che ne aveva comprato i diritti con la Warner, Gerwig ha scritto il copione con il compagno Noah Baumbach: "Abbiamo lavorato in un momento molto particolare, nel mezzo del lockdown, quando mi chiedevo se ci sarebbero mai stati film di nuovo. Ma se ci saranno, scriviamo la cosa piu' esagerata, anarchica e ridicola del mondo", ha detto all'Hollywood Reporter. (ANSA).

Fiorello, via da Via Asiago, Viva Rai2! cerca sede

(ANSA) - ROMA, 09 LUG - "Viva Rai2! non si farà mai più in via Asiago": lo annuncia, senza mezzi termini, Rosario Fiorello in un video pubblicato sul suo profilo Instagram. Sfogliando i giornali, lo showman legge alcuni articoli che riguardano la sua trasmissione. In particolare si sofferma sulle ipotesi avanzate da qualcuno di indennizzi da parte della Rai ai condomini della zona che lamentano rumore e sporcizia legati alla trasmissione. "Addirittura - esclama Fiorello - scrivono che la Rai sarebbe pronta a riconoscere un' indennità, soldi, ai condomini di via Asiago. Credo che ci siano strumentalizzazioni", aggiunge, con la stessa parola usata oggi dalla Rai in una nota ufficiale in cui si smentisce l'ipotesi di indennizzi ai residenti della zona e si respinge l'accusa di sporcare le strade. "Facciamo così - continua Fiorello - siccome io devo fare il programma, chi meglio di me può dirvi come stanno le cose? Punto primo. Rinnovo le scuse per il danno, il fastidio arrecato. Non pensavamo che la trasmissione prendesse quella piega. Volevamo fare qualche balletto dentro il glass, poi il programma si è sviluppato fuori, con il pubblico che è arrivato da tutta Italia, casino, ci è sfuggito un po' di mano. Punto 2 - dice Fiorello, anticipando la conclusione della vicenda - se si dovesse rifare Viva Rai2!, non si farà in via Asiago, quindi finitela di dire che ci sono riunioni condominiali, la Rai ecc. Non si farà mai più in via Asiago. Siamo alla ricerca di una nuova location. Se non riusciremo a trovarla entro novembre Viva Rai2! sarà solo un bel ricordo... Ma noi contiamo di trovarla. Via Asiago - conclude Fiorello - ora può dormire sonni tranquilli. Grazie, arrivederci, vi voglio bene, buona estate". (ANSA).

Elton John chiude il tour in attesa del nuovo album

(ANSA) - ROMA, 08 LUG - E alla fine è arrivata l'ultima data: l'8 luglio a Stoccolma si concluderà il Farewell Yellow Brick Road Tour, la serie di concerti con cui Sir Elton Hercules John ha deciso, a 76 anni, di dire addio alle esibizioni dal vivo. Un addio lunghissimo e ipertrofico fatto di più di 300 concerti, iniziato nel 2018 e, anche a causa del Covid, prolungatosi per cinque anni durante i quali l'artista inglese ha subito anche un'operazione all'anca. In realtà quella di Stoccolma è l'ultima tappa solo in senso cronachistico perché il vero passo finale è stato il 24 giugno scorso a Glastonbury, il festival inglese che è uno dei più importanti eventi rock del mondo. Qui, con ospiti e colleghi super famosi sul palco e in platea, Paul McCartney compreso, si è congedato dal suo pubblico nel modo più spettacolare, tornando anche a cantare Pinball Wizard, il classico scritto da Pete Townsend per Tommy che aveva interpretato in modo clamoroso nel film diretto da Ken Russell. A parte l'età e i conseguenti acciacchi e il logorio di una carriera vissuta al massimo per quasi sessant'anni, il motivo ufficiale di questo passo indietro è la voglia di dedicare più tempo alla famiglia: suo marito, David Furnish, ha già fatto sapere che Sir Elton, all'anagrafe Reginald Kenneth Dwight, "non starà sul divano con il telecomando: a ottobre tornerà in studio per registrare il nuovo album". Una buona notizia per i suoi milioni di fan ma anche la prova che il suo legame con la musica non è stato tagliato: per questo al momento, nessuno sembra convinto che questi 300 concerti siano veramente un addio. (ANSA).

Parte da Senigallia tour estivo Morandi 'Go, Gianni go!'

(ANSA) - SENIGALLIA, 06 LUG - Parte da Senigallia (Ancona) il nuovo tour di Gianni Morandi che si esibirà in piazza Garibaldi questa sera, 6 luglio, di fronte a 3.600 spettatori. Dopo la tournée nei palazzetti dello sport a marzo e dopo la recente esibizione al concerto di beneficenza "Italia Loves Romagna" a sostegno delle popolazioni alluvionate lo scorso maggio, comincia l'avventura di "Go Gianni go! Estate 2023". Quello di stasera sarà il concerto inaugurale del tour del cantante 78enne che toccherà poi altre 17 città italiane fino a settembre. Dopo Senigallia sarà infatti la volta dello show a villa Manin a Codroipo (Udine) l'8 luglio; due giorni dopo sarà all'arena Campo Marte a Brescia per poi passare al parco ducale di Parma il 12 luglio; il 14 luglio sarà in piazza Europa a La Spezia; il 20 luglio a Ferrara (piazza Trento e Trieste); il 22 luglio a Piazzola (Padova) all'anfiteatro Camerini; il 25 luglio a Matera (Cava del Sole); il 30 luglio ad Alghero (anfiteatro Ivan Graziani); il 2 agosto a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca, Fortezza di Mont'Alfonso); l'8 agosto ad Agrigento (teatro Valle dei Templi); il 10 agosto a Taormina (teatro Antico); il 12 agosto a Malta (Fort Manoel); il 16 agosto all'isola Capo Rizzuto (Crotone, porto turistico Le Castella); il 18 agosto a Giulianova (Teramo, porto turistico); il 20 agosto a Baia Domizia (Caserta, arena dei Pini); il 28 agosto a Benevento (piazza Risorgimento) e, infine, il 2 settembre a Mantova (esedra di Palazzo Te). Tappe in cui il cantautore di Monghidoro (Bologna) farà ascoltare ai propri fan i grandi classici del suo repertorio e le tracce incluse nel nuovo progetto discografico Evviva! (Epic Records/Sony Music Italy), tra cui i brani frutto del sodalizio artistico con Jovanotti come "L'Allegria", "Apri tutte le porte" con cui si è presentato al festival di Sanremo 2023 e "Anna della porta accanto". I biglietti del tour "Go Gianni go! Estate 2023" sono disponibili sui circuiti Ticketone e Ticketmaster. (ANSA).

Blanco conquista l'Olimpico, "i sogni si realizzano"

(ANSA) - ROMA, 05 LUG - Romano non per nascita, ma per dna. E Blanco ha voluto rendere omaggio alle origini paterne (suo padre ha lasciato la capitale per Brescia) tenendo il suo primo live in uno stadio scegliendo proprio l'Olimpico di Roma. "Mi sono sempre voluto sentire parte di Roma, anche se non sono nato qui. È una città troppo importante per me. Vedervi qui mi rende la persona più felice del mondo. Io sono qui per voi, voi per me: siete la mia famiglia", il golden boy della musica italiana (60 dischi di platino e quattro d'Oro all'attivo, oltre 3 miliardi di stream, un festival di Sanremo vinto in coppia con Mahmood, in tre anni di attività) ha salutato così - emozionato quanto basta per un debutto tanto importante - i 40mila che hanno riempito prato e spalti. "Mi sto trattenendo, ma vi viene da piangere - ha aggiunto -. Io lavoravo in pizzeria e vedere tutto questo è incredibile: quando mi chiedono come mi sento a essere diverso, io rispondo che non lo sono, che sono te che sei qua sotto al palco. E vi dico: se una cosa la volete, la ottenete. Uscite da qui, prendete il vostro sogno e cominciate a realizzarlo". Blanco, a 20 anni compiuti a febbraio, i suoi sogni li ha presi per mano e li ha portati lontani. Stasera è diventato il più giovane artista italiano ad esibirsi in uno stadio (e il 20 luglio si replica allo stadio San Siro di Milano). Due ore intense di live - in cui Blanco non ha mollato un momento - per proporre i suoi successi, i brani del suo primo album Blu Celeste e quelli di Innamorato, muovendosi su un palco allestito a cattedrale gotica, ispirata nello stile alla scritta Innamorato che Blanco ha tatuato sulla schiena (la stessa che campeggia in alto al centro dell'impianto) e con il rosso, il blu e il verde a dominare la scelta cromatica. In scaletta il brano con Mina Un briciolo di Allegria, La canzone nostra, Blu Celeste ("una canzone per me importantissima") ma anche Notti in bianco, Brividi. Ma anche il nuovo singolo Bon Ton, e sul palco arriva Lazza (tra gli ospiti della serata anche Mace per un intermezzo elettronico). Su Lacrime di Piombo, il cantante all'improvviso si alza dal pianoforte, scende dal palco e corre all'impazzata tra il pubblico nel prato, prendendo alla sprovvista anche la sicurezza. Immancabilmente placcato (malamente) dal pubblico. "Mi avete quasi rotto un braccio, ma a me piace stare con voi, in mezzo a voi", dice dopo aver ripreso il suo posto qualche minuto dopo. Sul finale intona Mi fai impazzire e avverte: "Vi ricordate Sanremo, vero?", prima di prendere a calci la scritta alle sue spalle con il titolo del brano, riproponendo così il gesto tanto contestato al festival, quando se la prese con le rose della Riviera (e per il quale fu aperta anche un'indagine per danneggiamento allo Stato). Un viaggio di due ore in quattro atti, ciascuno con la propria intensità, per portare sul palco le molteplici sfaccettature del giovane fenomeno. Dalle tracce uptempo ed energiche rivisitate in chiave rock ad un set acustico in cui la voce nuda di Blanco risuona nell'intimità di un falò che si accende sul palco. E ancora spazio ai suggestivi arrangiamenti che hanno coinvolto un'orchestra di 25 elementi e un coro di 50 voci. "Vi ringrazio e ci vediamo l'anno prossimo. Forza Roma!". Immancabili i fuochi d'artificio finali per una festa che non poteva riuscire meglio di così. (ANSA).









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